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L’Oro della Puglia e di Federico II illumina Torremaggiore

L’Oro della Puglia e di Federico II al Castello Ducale di Torremaggiore L’Oro della Puglia e di Federico II al Castello Ducale di Torremaggiore
L’Oro della Puglia e di Federico II al Castello Ducale di Torremaggiore


Un viaggio tra olio, memoria e futuro nel cuore agricolo dell’Alta Daunia

L’Oro della Puglia e di Federico II ci guida in un racconto profondo, sensoriale, immersi nei profumi autentici della nostra terra.

L’Oro che nasce tra le radici: il senso profondo di un Premio

Io credo che la bellezza autentica abbia il sapore dell’olio nuovo, quando la Peranzana si fa oro liquido e ci racconta storie antiche. Ed è proprio questo il cuore pulsante — sì, il cuore vero, non quello dei luoghi comuni — de L’Oro della Puglia e di Federico II, il premio che da diciassette anni fa tappa a Torremaggiore, nella piana generosa della Capitanata, laddove il vento porta profumi di grano e ulivo e la memoria di Federico aleggia tra le pietre del Castello Ducale.

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Dal 5 al 7 giugno 2025, siamo attesi per tre giorni di bellezza, sapienza, passione. Non è solo una manifestazione: è un abbraccio collettivo a chi custodisce la terra con le mani e con il cuore, ai giovani che imparano a distinguere un fruttato leggero da uno medio, agli esperti che parlano la lingua dell’olio come fosse poesia.

Torremaggiore: un palcoscenico di sapori e saperi

Torremaggiore non è solo scenografia: è madre, è maestra. Lo capiamo già giovedì, quando le scuole aprono le porte al primo incontro sensoriale: “Extravergine? Piacere di conoscerti”. Si comincia dall’I.S.I.S.S. Fiani-Leccisotti, e già l’aria si riempie di curiosità. Gli alunni imparano a riconoscere un olio buono, ma soprattutto scoprono quanto sia intimo il legame tra terra e cultura.

Il giorno dopo, nella Sala del Trono del Castello Ducale, lo stesso corso accoglie nuovi volti: quelli dell’I.C. “Via Sacco e Vanzetti” e dell’ex Circolo Didattico “E. Ricci”. È qui che il sapere passa di mano in mano, come una bottiglia preziosa che non deve andare dispersa.

La Peranzana e l’Alta Daunia: un convegno per il futuro

Sabato mattina, mentre il sole accarezza i muretti a secco, ci ritroviamo tutti nell’auditorium dell’Istituto Comprensivo. Le autorità danno il benvenuto, tra cui il sindaco Emilio Di Pumpo e il presidente OLEA Renzo Ceccacci. Ma è alle 10.00 che si apre il cuore del dibattito: il convegno “L’olivicoltura dell’Alta Daunia: Peranzana, una risorsa per il territorio”.

Parlano agronomi, docenti universitari, produttori: ognuno con il suo tassello di verità. Si parla di biodiversità, di innovazione, di mercati. Ma soprattutto di identità. Perché la Peranzana — quella vera, raccolta a mano e franta a freddo — non è solo prodotto: è cultura, è paesaggio, è destino.

Sul sito Eccellenze della Puglia trovate altri eventi simili che celebrano il nostro patrimonio enogastronomico.

Premiazioni e orgoglio: il momento della verità

A mezzogiorno, nell’aria sospesa del momento solenne, si premiano gli oli migliori con il 17° Premio L’Oro della Puglia e il 6° Premio L’Oro di Federico II. Giorgio Sorcinelli, direttore di OLEA, coordina tutto con cura artigianale. I vincitori sorridono, commossi, e nei loro occhi vediamo riflessa la fatica di un anno intero. È la bellezza dell’eccellenza quando viene riconosciuta: una stretta di mano, un’etichetta che racconta qualità vera.

“L’Oro nel Piatto”: cena di emozioni

La sera, il Castello Ducale si veste di profumi e suoni. “L’Oro nel Piatto” non è solo cena: è celebrazione. I piatti parlano pugliese, i vini raccontano storie di vigne baciate dal sole, e l’olio — quel nostro olio — diventa protagonista. Non dimenticherò l’aroma intenso su una bruschetta calda, né il sorriso di chi assaggia e chiude gli occhi, come a volersi imprimere nella memoria il gusto dell’autenticità.

Poi lo spettacolo degli Arteteca e le note della Big Slave Band chiudono la giornata in festa. Ridiamo, cantiamo. Siamo pugliesi. E la nostra voce, in quei momenti, arriva lontano.

Una comunità che semina il domani

Il valore profondo di L’Oro della Puglia e di Federico II è la sua capacità di unire: generazioni, competenze, territori. È un evento che lascia il segno perché parla con sincerità e coinvolge con calore. La scuola, il comune, le associazioni: tutti insieme per far crescere non solo l’economia, ma la consapevolezza.

L’iniziativa, organizzata dal Comune di Torremaggiore e da OLEA, con la collaborazione di partner locali e istituzionali, dimostra che l’eccellenza nasce sempre da un patto di comunità. E chi partecipa non dimentica.

Scopri di più sull’importanza della biodiversità olivicola italiana (fonte: Accademia Nazionale dell’Olivo).

Vi aspetto a Torremaggiore

Condividere il profumo dell’olio appena versato su un pane caldo è un gesto semplice, ma potentissimo. È lì, in quella goccia dorata, che risiede tutto il nostro orgoglio. Venite a scoprirlo con me.

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